E’ davvero difficile immaginare una notte di capodanno senza musica, qualsiasi essa sia; l’ultima notte del vecchio anno va salutata con allegria e positività, anche se il periodo che stiamo vivendo è molto particolare e sta mettendo tutti a dura prova, non si può morire dentro a causa di un virus che ha lo stesso tasso di mortalità di un raffreddore, non si può fermare il mondo solo per questo.
La tradizione di quasi tutti i paesi vuole che la notte di capodanno sia un vero e proprio evento da vivere, un’occasione particolarmente adatta per assistere magari ad un bel concerto dal vivo e festeggiare l’inizio del nuovo anno in musica, abitudine che non è stato possibile mantenere per festeggiare il 2021 a causa della pandemia, ma che si spera di poter riprendere per il 2022. Tutti proviamo un po’ di nostalgia per quei bei megaconcerti nelle piazze più grandi ed importanti d’Italia, ed anche chi magari non è mai riuscito ad assistere dal vivo ad un evento del genere sente la nostalgia della classica diretta televisiva; per quest’anno le piazze piene e le grandi star della musica che si esibiscono davanti ai loro fans sono rimaste solo un miraggio, speriamo non sia così anche per il prossimo capodanno.
Molti live cancellati per il coronavirus
A prescindere dal capodanno, tutti gli appuntamenti dei concerti live sono ovviamente stati posticipati già dall’inizio della pandemìa, ed alcuni di essi addirittura cancellati; la decisione di sospendere questo tipo di manifestazioni dal vivo ha una sua logica nell’ottica della prevenzione alla ulteriore diffusione del virus ma ovviamente, come spesso succede specialmente nel nostro bel paese, si sono viste invece cose dell’altro mondo.
Si vietano i concerti, si chiudono i teatri ed i cinema, le palestre, e chi più ne ha più ne metta, e poi si viene a sapere che un certo Vip ha dato un ricevimento nella propria villa con oltre 150 invitati! Ha senso questo? Ha senso sapere che si è regolarmente svolto il meeting degli Alpini in Veneto dove erano presenti più di 2000 persone, tutte intente a mangiare, bere e divertirsi? Cosa c’è di diverso con una riunione in comitiva per bere qualcosa insieme e scambiare 4 chiacchiere? E cosa di diverso da un concerto live con 4-5mila persone?
I concerti più attesi dalle grandi masse
Sono stati tantissimi i concerti spostati a data da destinarsi o addirittura cancellati tra il 2020 ed il 2021, ed ovviamente tutto il mondo della musica ha accusato gravemente questo colpo; molti addirittura non immaginano neppure cosa significa mettere in moto tutta la macchina organizzativa per allestire un concerto dal vivo, specie se si tratta di una star della musica internazionale. Zucchero, Francesco de Gregori, Piero Pelù, Ligabue, Vasco Rossi, Tiziano Ferro sono soltanto alcuni dei nomi illustri che hanno dovuto sopprimere le date dei loro megatours europei, e quando uno di questi grandi artisti si muove porta con se interi tir pieni di apparecchiature, ed uno staff composto da circa un centinaio di persone, insomma non è una cosa così semplice come potrebbe sembrare.
Non si può pretendere di cancellare definitivamente i concerti dal vivo per organizzare delle dirette televisive a pagamento, questo è un esperimento che è già stato fatto in passato e che non ha dato i risultati sperati; c’è poco da fare, la musica in televisione non funziona, e la gente è stufa di dover pagare per uno spettacolo freddo e distaccato da guardare sul sofà di casa propria, vuole vivere le emozioni del concerto dal vivo, urlare di gioia, abbracciarsi con chi si trova vicino, la gente vuole tornare a vivere.
I concerti in streaming
Cosa succede dunque con chi vive di musica e lavora in questo settore? Come si guadagneranno da vivere i musicisti abituati ad esibirsi dal vivo ed a programmare le loro tournee in giro per il mondo? Torneranno le piazze a riempirsi di giovani e meno giovani che impazziscono di gioia cantando a squarciagola le canzoni dei loro idoli? Speriamo di si, e che succeda quanto prima, perché non se ne può proprio più di assistere ai concerti in streaming tv, è davvero una pena.
Probabilmente non ce ne siamo neppure resi conto, ma è già un anno che i concerti in streaming impazzano un po’ dovunque; Facebook ed Instagram live, Twitter, Youtube, le piattaforme video Twitch, sono soltanto alcuni dei sempre più numerosi canali attraverso i quali si può assistere ad un concerto dal vivo, e se la questione coronavirus dovesse disgraziatamente proseguire così non è escluso che saltino fuori nuove idee per portare la musica live direttamente nelle case della gente.