In ambito musicale, con il termine turnista si vuole definire quel musicista contrattato da un artista per lavorare esclusivamente intorno ad un determinato progetto, sia esso una registrazione in studio, una presenza in qualche programma tv, un singolo concerto dal vivo, o addirittura un tour composto da più date in giro qua e la per il pianeta. E’ una figura professionale conosciuta anche come session man, sideman, e ci sono tantissimi virtuosi dello strumento che fanno questo lavoro suonando ‘in appoggio’ ad artisti di fama mondiale.
Oggi capita spesso di vedere band nate e cresciute da un progetto di sole due o tre persone, e questo può anche essere sufficiente per effettuare una registrazione in studio, o almeno gettare le basi per il progetto che si ha in mente di produrre; poi però bisognerà curare la parte musicale dell’idea, e per farlo si contrattano i turnisti, che sono in pratica dei fuoriclasse dello strumento che l’artista convoca e paga profumatamente per far sì che l disco che sta registrando, o il tour di concerti che ha programmato offrano il massimo della qualità.
Quando nasce il mestiere di ‘turnista’
Come suggerisce il termine stesso, la parola turnista deriva da tournèe, o anche da turno, che indica già da se un ristretto ambito per il quale il turnista viene assunto dall’artista; generalmente ciò avviene quando si è in fase di incisione di un disco, o per l’appunto quando un determinato artista di livello organizza un tour internazionale o addirittura mondiale.
Molto probabilmente i primi turnisti ad apparire nella storia della musica sono stati i vecchi jazzisti degli anni 20, o forse addirittura prima; senza andare troppo indietro nel tempo, basta retrocedere fino all’epoca dei Beatles per trovarne esempi più recenti, proprio come nel caso della stessa band di Liverpool, che si è più volte avvalsa della collaborazione del polistrumentista statunitense Billy Preston. Ci sono molti artisti conosciuti che hanno addirittura lasciato la loro carriera da solista o sciolto la loro band per dedicarsi a fare il session man o il sideman che dir si voglia, e sono molte anche le band costituite dall’unione di più turnisti, nate magari da incontri occasionali sui palcoscenici del mondo.
Differenze tra membro fisso di una band e ‘turnista’
Ma cos’è che differenzia il lavoro del turnista da quello del membro fisso di una band? Beh, esistono varie angolazioni dalle quali poter analizzare questo tema; ad esempio, potrebbe succedere che l’artista, in fase di incisione di un disco, abbia bisogno di musicisti professionali in grado di leggere ed interpretare velocemente gli spartiti, perché magari deve consegnare il prodotto in tempi ristretti alla produzione, o che si tratti di una mini band composta da due o tre persone che ha bisogno di affidare ad un virtuoso dello strumento le parti da eseguire durante un tour di concerti dal vivo che senza l’aiuto di un turnista probabilmente non potrebbero fare.
Diciamo pure che quando un certo artista sceglie di affidare le parti strumentali ad un turnista lo fa principalmente per questioni di praticità, chiamiamola pure un’ottimizzazione del lavoro; l’esempio della preparazione di una tournèe rende perfettamente l’idea, perché magari i membri della band avrebbero bisogno di più tempo per preparare bene tutta la parte strumentale, cosa che si risolverebbe invece rapidamente contrattando un turnista.
I ‘turnisti’ più famosi
Gli stessi componenti dei Beatles iniziarono la loro carriera musicale facendo i turnisti, così come la band statunitense dei Toto, nata dall’unione di più session man nel 1976, o gli italiani Stadio , anch’essi formati dall’unione di 4 turnisti. Probabilmente un po’ tutti i musicisti hanno iniziato la loro carriera suonando da turnisti per conto di qualche artista famoso, e ce ne sono alcuni così celebri che vale la pena ricordarli per le tante collaborazioni prestate in carriera.
La lista è davvero lunghissima, ma vogliamo citare almeno quelli che gli addetti ai lavori definiscono mostri sacri dello strumento come potrebbero essere ad esempio lo straordinario batterista Vinnie Colaiuta, o Victor Wooten, un’autentica macchina umana sul basso, o John Scofield se parliamo invece di chitarristi. C’è poi anche chi ha deciso di abbandonare la propria carriera da consumato solista per fare il turnista di professione, due nomi su tutti: Eric Clapton e Mark Knopfler.